E Il futuro della musica pop?
In un periodo in cui ci si interroga costantemente sul futuro e sulla direzione che prenderà la nostra vita, è naturale che un quesito genere si estenda anche alla musica; uno dei generi che, ormai da decenni, domina l’industria musicale occidentale è il pop: ma qual è il futuro della musica pop?
A mio parere, una possibile risposta è rappresentata dall’hyperpop: vediamo insieme che cos’è e perché potrebbe essere il futuro del pop.
Si tratta di musica sperimentale, che parodizza dei temi e caratteri tipici del pop portandoli all’estremo: le canzoni che rientrano in questo genere, infatti, sono riempite di sintetizzatori, voci distorte ed elettroniche e basi pulsanti. Le sue influenze principali, quindi, sono il pop, la musica elettronica e l’edm; inoltre, la ripresa di temi già popolarizzati da un altro genere rende questo sound quasi familiare, pur mantenendo la sua unicità. Tra gli artisti più conosciuti, la cui musica può rientrare in questo genere, troviamo Charli XCX, 100 gecs, Slayyyter, SOPHIE ed A.G.Cook.
Un comune denominatore tra la grande varietà di artisti presenti è l’appartenenza alla comunità LGBTQ+: non è certamente considerabile una rarità, il fatto che questi musicisti operino una decostruzione e una caricatura delle tradizionali norme di genere che caratterizzano sia la musica pop che la società più in generale. Ad esempio, uno dei capisaldi del lavoro di un artista hyperpop come Dorian Electra è la presa in giro della mascolinità tossica; per quanto riguarda la femminilità, invece, questo genere celebra le imperfezioni e lancia una critica contro quel pop che promuove un’immagine perfetta e idealizzata della donna, oltre che una voce angelica. Per portare una dimostrazione, nel video musicale della canzone “IPHONE” di Rico Nasty appaiono delle donne il cui corpo ha le proporzioni dell’ideale di bellezza femminile attuale, ma dai movimenti innaturali e plastici che rimandano a un robot più che a un essere umano vero e proprio.
In ogni caso, ciò che rende l’hyperpop il possibile futuro della musica pop, oltre alle sue sonorità, sono una fanbase in continua crescita e una grande estensione: la canzone “money machine” del duo americano 100 gecs su Spotify conta più di 44 milioni di stream e uno dei suoi fondatori, Dylan Brady, ha ricoperto il ruolo di produttore per artisti di altri generi, come i The Neighbourhood. Oltretutto, con la diffusione di Tik Tok, l’hyperpop ha provato di vantare anche una carica virale non indifferente: ne è un esempio la canzone “SugarCrash!” di EllyOtto, che recentemente ha riempito i profili di questo social.
Concludendo, spero che questo genere innovativo continui a crescere la sua influenza sul panorama musicale attuale, per una musica popolare che sia più autocritica, rilevante e meno idealizzata.
Irene Peloia 4as