Se vi dico ‘Natale’ a cosa pensate? Tutti noi abbiamo un concetto di natale differente, per alcuni il natale è fatto di scontatissimi film, sempre uguali ogni anno, c’è chi pensa a pandoro e panettone sottomarca, spumante che alla fine non piace a nessuno, c’è chi pensa che il natale sia importante per la valenza religiosa e c’è chi invece crede a babbo natale, ed il bello qual è? Che nessuno può dire che sia sbagliato, perché in fondo il natale non è una festa, è uno stato d’animo. Natale è quando i panettieri la sera mettono il pane fuori dalla porta, natale è quando si lasciano le lucine accese, e della bolletta ci si preoccupa dopo, perché il sorriso dei bambini è più importante, il natale è quel periodo dell’anno in cui anche un piccolissimo gesto che a noi può sembrare insignificante può rendere qualcuno un po’ più felice, perché il natale è anche quel periodo dell’anno in cui la solitudine ci tocca un po’ di più, vedete, è una frase fatta che oramai dopo tanti anni ci siamo stancati di sentire, però il natale è amore e carità, ciò non significa che ci si debba improvvisare buoni e caritatevoli un giorno tra 365 perché nasce Gesù, dovrebbe essere un periodo che ci aiuti a ricordare i valori da mantenere tutto l’anno, senza escludere chi è ateo poiché non sono valori prettamente religiosi ma anche morali. Chi l’ha detto che il natale è dei credenti? Oramai viene universalmente riconosciuto come una festa religiosa, ma ha origini ben più lontane, l’albero addobbato con le lucine, palline colorate e festoni è una delle cose che contraddistingue il Natale, ma il fatto che sia un abete non è un caso, nell’antico Egitto questo albero simboleggiava la natività, e nell’antica Grecia l’abete era sacro alla dea Artemide, dea della luna, della caccia e delle nascite, nel calendario celtico, l’abete era destinato al culto del giorno della nascita del Fanciullo Divino. L’usanza di scambiarsi i doni invece, potrebbe derivare da un rito romano, che prevedeva lo scambio di cibo, monete e pietre preziose come portafortuna per il nuovo anno. Il personaggio più famoso che consegna regali in tutto il mondo, che noi conosciamo come babbo natale, ha origine da San Nicola. La leggenda narra che San Nicola si assicurava che ogni bambino ricevesse un dono, anche se modesto. Un tempo era normale essere contenti di un regalo modesto, mentre ad oggi sembra esserci più interesse al valore economico che a scartare il pacchetto, viviamo un Natale così superficiale che a guardarsi intorno sembra difficile, quasi impossibile non dare ragione al Grinch, però il Grinch in fondo non odiava il natale, odiava le persone a Natale, quindi quest’anno doniamo la serenità d’animo al Grinch, torniamo ad apprezzare un abbraccio quanto le borse Chanel, torniamo a custodire i momenti insieme prima di fare le stories su Instagram, e sicuramente, sperando di non tornare in zona rossa, andrà tutto bene.
Sharon Gulino, 3BL J