Manca ancora un po’ al Natale,
faro di grande gioia annuale
per giovani, adulti e bambini
e momento di ricche tradizioni.
Nei nostri paesi e nei vicini
di certo non sapete che, tra doni
e neve, giungon molesti cugini
che ci metton tra le ruote bastoni.
Questi sono quattro e scendon ogn’anno
da Nord più che pronti a fare danno
qui, nell’hinterland, e in questo mese.
A Sant’Ansano[1] il primo arriva,
e s’infiltra, senza alcun arnese,
nelle case per un’impulsiva
voglia di far qualcosa di scortese:
con cigolii le porte apriva
(e lo fa tuttora), crea frastuoni
e di notte i più striduli suoni.
Viene la settimana seguente
il secondo con un’avida voglia:
prendere qualche oggetto presente
sotto mano e render presto spoglia
qualsiasi stanza furtivamente,
come l’autunno fa con qualche foglia.
Ridarà, di certo, tutto a noi tanti:
Dalle lampade ai deodoranti.
Il terzo, di polenta affamato,
la settimana dopo ancora
arriva per cercare un bramato
pasto quando siam fuori dimora:
per lui è senza dubbio un reato
lasciarne un pezzo; e poi adora
mangiare la polenta raffreddata
e quella sui cucchiai incrostata.
Poi, sette giorni prima di Natale,
vien tra di noi l’ultimo fastidioso
perché può fare qualcosa di vitale
per lui grazie al terreno nevoso:
fare guerra alla gente locale
con palle di neve senza riposo.
E non risparmia nessuno: colpisce
qualsiasi persona e mai fallisce.
Tuttavia- ve lo confesso- certo
in questi giorni si diverte di meno:
il terreno non è più di neve coperto,
a causa del cambiamento osceno
del clima; così un luogo deserto
par ciò che prima gli era ameno.
Ah già! Mi stavo per dimenticare
di dire il nome d’ogni compare:
il primo ha il nome di Rumoro,
per via di ciò che cerca di fare;
il secondo si chiama Nasconditeur;
il terzo poi Ghiutún si fa chiamare;
il quarto prende il nome di Franco,
senza un motivo particolare.
Infine vi consiglio di tenere
un occhio aperto per ben vedere
se riuscite a scovar qualche segno
del passaggio di questi quattro nani
dall’aspetto anziano, con scarpe di legno
che stan bene in ambienti urbani.
Dovete però metterci molto impegno
perché oggi, ieri e poi domani
sono veri maestri nel fuggire
fin quando devon per casa partire.
Milo Legnani 4ªAC
[1]Sant’Ansano è un martire celebrato il 1º dicembre