Sono molteplici le storie che girano intorno al completo rosa che la first lady indossò quando suo marito fu ucciso a Dallas. Jackie Kennedy, moglie del 35° presidente degli Stati Uniti, continuò a indossare il suo tailleur macchiato con il sangue del marito assassinato, fino al giorno seguente. Insistette nel tenerlo indosso anche durante il giuramento di Lyndon B. Johnson, sul volo di ritorno a Washington. Tutte le persone che avevano visto Jackie indossare l’abito, accertato Chanel dopo una serie di incertezze, tra il 1961 e il 1963 non avrebbero potuto conoscerne il colore, dato le televisioni ancora in bianco e nero. Per l’evento a Dallas del 22 novembre 1963 la first lady aveva scelto un abito rosa fragola a doppio petto, che si diceva fosse uno dei “preferiti” del marito. Quello stesso giorno l’abito venne macchiato per sempre.
Era seduta sul lato sinistro del presidente nella limousine a cielo aperto mentre viaggiavano a Dallas. Quando il marito fu colpito, il suo sangue le si rovesciò addosso insieme al corpo. All’ospedale furono numerose le persone che chiesero alla signora Kennedy di cambiarsi d’abito, ma lei si oppose: “Oh, no… voglio che vedano cosa hanno fatto a Jack.” Parole piene di dolore, ancora in un primo stato di shock e di rabbia per la sua perdita, e quell’abito era un “grido”. L’unico rimpianto della vedova fu quello di essersi lavata via il sangue dalla faccia prima del giuramento di Johnson. Quel vestito viene citato come “il capo più leggendario della storia americana”. La successiva first lady la descrisse come “una donna immacolata, vestita in maniera squisita e incrostata di sangue”. In questo caso l’abito è il simbolo dell’amore tra lei e il marito ormai defunto. Il dettaglio più macabro di questa storia credo sia proprio il sangue, che Jackie non volle cancellare, per mostrare a tutto il mondo il torto e la perdita che aveva subito, e magari cercando di aggrapparsi ancora per un po’, fino a quando le fosse concesso, al ricordo degli ultimi momenti passati con il marito e della sua simpatia proprio per quel vestito “maledetto”. Il copricapo abbinato ancora oggi non sappiamo dove sia finito, ma il vestito, una volta che la ex moglie del presidente se lo tolse il giorno successivo, non fu lavato, ma semplicemente ripiegato e messo in una scatola. Fu spedita alla mamma di Jackie e rimase in un primo tempo in soffitta. Più avanti il vestito venne donato agli Archivi Nazionali del Maryland, tenuto però fuori dalla visita del pubblico, in un ambiente apposito, per non farlo deteriorare. Stando alle condizioni imposte a quel tempo, l’abito non potrà essere visibile al pubblico fino al 2103, allo scadere dei 100 anni toccherà ai discendenti rivedere la condizione. L’ultima immagine che vide il presidente prima che gli sparassero in testa fu proprio sua moglie in abito rosa, descritto anche dai giornali come “l’emblema della fine dell’innocenza”.
Martina Latiano 3BE