Siate il cambiamento che volete vedere nel mondo
Cari lettori,
Questo 2022 è iniziato da solo un mese e già assomiglia a quell’ex che è tornato da voi per la terza volta dicendovi che “finalmente è cambiato”. Ecco, io sono la prima ad aver pensato di rinunciare almeno una volta da gennaio: coi miei amici, il mio ragazzo, lo sport, la scuola, il giornalino stesso e tutto il resto. Non sempre si può e si riesce ad essere forti. Vorrei avere delle certezze. Essere sicura di poter andare a scuola domani senza paura di aver avuto dei contatti stretti con qualche contagiato, di risultare positiva, di contagiare persone fragili o i miei cari e (non mi nascondo dietro un dito perchè ho sempre 17 anni) di non poter uscire e continuare così a perdermi esperienze, di non poter festeggiare né condividere i momenti felici e quelli tristi con le persone a cui voglio bene davvero e che voglio accanto, non solo su Whatsapp.
Non so voi ma io non riesco a tranquillizzarmi: le vacanze di Natale sono state piuttosto travagliate, scandite da inizi di quarantene, fine di quarantene e così via. Ammetto che la situazione politica dell’Italia nelle votazioni delle scorse settimane non hanno affatto aumentato le mie aspettative su un eventuale futuro migliore (vicino o meno) in Italia. Sempre più spesso sono arrivata a domandarmi se questo fosse effettivamente il mio posto. Ho trovato una risposta però mentre mi trovavo a una conferenza e parlava Salvatore Borsellino, il fratello del famoso magistrato. Egli si trasferì a Milano da giovane per scappare dalla situazione di Palermo. Dopo questa dichiarazione disse una frase che mi ha riportata coi piedi per terra e mi ha fatto capire che effettivamente non stavo sbagliando tutto: “Ho pensato che andandomene da Palermo avrei trovato un mondo migliore, un mondo più vero, una realtà diversa e invece la situazione era identica. Il problema non era il posto in cui ero ma come vedevo il mondo”.
Se non ci piace dove siamo, cosa stiamo facendo o cosa stiamo diventando, forse non siamo sbagliati noi o la realtà dove ci troviamo, stiamo semplicemente andando nella direzione sbagliata.
Probabilmente questo sarebbe il momento adatto per lanciare un messaggio di speranza ma non mi ritengo la persona adatta. Alla fine siamo tutti semplici e straordinari omuncoli alla ricerca della felicità che si perdono a cercarla e quando l’hanno sotto gli occhi si distraggono guardando sempre più in là.
Camilla La Russa, 4BS