Le differenze tra il sistema scolastico italiano e quello giapponese sono svariate da molti punti di vista: sicuramente la scuola in Giappone è più rigida, competitiva e stressante per uno studente, ma l’efficienza, le strutture moderne ed attrezzate, la rendono sicuramente un modello da imitare per gli altri Paesi.
- La scuola privata è la normalità
In Italia la scuola pubblica è la norma, mentre la scuola privata viene considerata un lusso per pochi. Invece in Giappone è l’esatto contrario: gli istituti privati sono molto gettonati dato che sono gli unici che consentono di ottenere un diploma valido poi per entrare nel mondo del lavoro.
- Gli esami sono per entrare e non per uscire
La corsa agli istituti più eccellenti fa si che ci siano degli esami di ammissione sempre più rigidi, per cui gli studenti arrivano a studiare anche 12 ore al giorno per entrare in un istituto considerato particolarmente prestigioso. Questo genera anche il grosso problema dell’isolamento sociale nei giovani e può degenerare nel triste fenomeno degli hikikomori, ovvero gli auto-reclusi in casa.
Il sistema scolastico giapponese è fatto appositamente per stimolare ai massimi livelli la competizione, non solo tra compagni della stessa scuola ma anche a livello nazionale.
Esistono infatti delle graduatorie pubbliche, esposte periodicamente dopo ogni sessione di esami. Questo tipo di impostazione può avere degli esiti positivi ma anche negativi: uno studente con un basso rendimento scolastico si sentirà umiliato; è evidente come un tale sistema faccia crescere a dismisura la pressione, soprattutto sui ragazzi che non hanno la tempra per sostenerlo.
- I bidelli non esistono, puliscono gli studenti!
Sia gli studenti che gli insegnanti sono responsabili della pulizia e del riordino della loro scuola. Infatti in Giappone non esistono i bidelli. Pulire da soli i propri spazi fa parte delle cose che si devono imparare in una scuola, al pari delle altre materie. Ogni classe è divisa in gruppi che, a turno, puliscono l’aula, i corridoi e tutte le aree comuni della scuola.
Secondo me questa è una delle cose che maggiormente dovrebbe essere imitata delle scuole giapponesi. Quale modo migliore per insegnare il rispetto e l’anti-vandalismo a dei ragazzini scalmanati se non quello di renderli responsabili degli oggetti e degli spazi che li circondano e che utilizzano tutti i giorni?
Matilde Brambati 1BS