Quando parliamo di Uova di Pasqua, inevitabilmente il nostro pensiero e la nostra “gola” vanno alle uova di cioccolata. In realtà la loro storia e le tradizioni ad esse collegate non hanno nulla a che fare con la pasticceria o la cioccolateria.
Le prime notizie sulle uova di Pasqua risalgono a popoli molto antichi, vissuti prima della nascita di Cristo. Per i Persiani le uova rappresentavano l’inizio di una nuova vita, invece per gli Egizi rappresentavano l’origine di tutto e il fulcro di aria, acqua, fuoco e terra. Con il Cristianesimo l’uovo diventò un simbolo legato alla Resurrezione di Cristo, perché rappresentava la pietra che, staccandosi, “rotolava” dal sepolcro portando dentro di sé una nuova vita. La tradizione dell’uovo muta nel corso degli anni. Nel Medioevo si regalavano uova bollite avvolte in foglie e fiori, in modo da dare all’uovo una colorazione dorata. Sempre nel Medioevo si iniziarono a creare uova artificiali decorate con materiali preziosi, ma sarà solo nel 1883 che tra i nobili prenderà piede la tradizione di regalarsi ricche uova decorate con oro, argento e platino. Ciò fu merito dell’orafo di corte dello Zar Alessandro III, Peter Carl Fabergé, che, su incarico dello Zar, preparò per la Zarina un uovo “matrioska” in platino, contenente un altro uovo d’oro che a sua volta conteneva due doni: una riproduzione della corona ed un pulcino dorato. La produzione delle uova di Fabergé continuò fino a due anni prima della morte dell’orafo.
L’uovo Pasquale di cioccolato nacque in Francia nel Settecento, quando Luigi XIV il re Sole, fece realizzare a corte un uovo di crema di cacao dal chocolatier di corte.
Riguardo alla tradizione dell’uovo di Pasqua sono nate alcune discussioni riguardanti il regalo che ancora oggi troviamo all’interno delle uova. Alcuni ritengono che la sorpresa nell’uovo sia nata grazie a Fabergé, altri credono che questa usanza sia nata proprio in Italia, a Torino, durante il Settecento. E’ indiscutibile, però, che l’uovo di Pasqua di cioccolata ancora oggi rimanga una delle principali tradizioni pasquali diffusa in tutto il mondo, che piace a grandi e a piccini. Non si è mai troppo grandi per l’uovo di Pasqua, ma, soprattutto, l’uovo di Pasqua non è mai troppo grande.
Gaia Ferrini 2ac