Scoprii “Diabolik” circa tre anni fa, mi colpì per l’astuzia della coppia formata da Eva Kant, ispirata a Grace Kelly, principessa di Monaco e attrice, e dal Re del Terrore, Diabolik.
Per chi non lo conoscesse, questo fumetto parla di due ladri che riescono generalmente a rubare oggetti molto preziosi. Per riuscirci, rapiranno delle determinate persone, delle quali prenderanno l’identità grazie all’uso di maschere iperrealistiche, e che drogheranno con il pentothal, una specie di “sostanza della verità”, per avere tutte le informazioni che gli servono. I due prendono di mira persone ricche e di solito legate a organizzazioni criminali, in quanto il fumetto vuole essere una critica alla società consumistica in cui vivono, e in cui viviamo ancora oggi. Le sorelle dichiarano infatti che: “Diabolik cesserà di esistere quando la società non avrà più bisogno di lui per rivelare le sue contraddizioni”.
In un periodo in cui l’aborto e il divorzio erano illegali e le donne erano costrette a lasciare il lavoro dopo il matrimonio, Angela Giussani, da sposata, lasciò la redazione di Astoria e creò una nuova casa editrice: Astorina. All’inizio pubblicava giochi in busta e il fumetto “Big Ben Bolt”, ma fu grazie a “Diabolik” che iniziò a godere del particolare successo che ha ancora oggi. Secondo i racconti, per la realizzazione del personaggio, prese ispirazione da un fumetto: Fantomas, che trovò in un treno, e, da un caso di cronaca in cui l’assassino, mai trovato, aveva inviato alla stampa una lettera con enigmi e sfide mandata precedentemente anche alla polizia, rivendicando così l’omicidio sotto il nome di Diabolich. Angela, poi, andando spesso a trovare uno zio a Saronno col treno, capì che il pubblico perfetto a cui indirizzare questo fumetto sarebbero stati i pendolari. I numeri sono infatti economici, brevi, ottimi quindi da leggere andando a lavoro con i mezzi, e di dimensioni tascabili, dunque più comodi da portare con sé. Il primo numero uscì il 1° novembre del 1962, costava 150 lire, e si chiamava “il Re del Terrore”. Ancora non c’era Eva, che arriverà più tardi nel terzo numero della serie, intitolato “L’arresto di Diabolik”, e che dimostrerà di avere una particolare audacia e intelligenza, di essere posseditrice del proprio corpo e libera dall’aspettativa dell’epoca. Oltre alla coppia criminale c’è anche la coppia formata da Altea e da Ginko, il detective che cerca di catturare il re del terrore. Entrambe le coppie non sono sposate, il che creava particolare scandalo in un’epoca in cui le donne erano considerate oggetti e proprietà del padre e poi del marito. Ma Angela, che coinvolgerà anche la sorella a partire dal tredicesimo numero, non fu mai una donna conforme con le idee dell’epoca. Era una donna che, nonostante le critiche da parte di una società maschilista e tradizionalista, si lanciava in un ambiente dominato da uomini. Angela aveva la patente di guida e il brevetto di volo in anni in cui era raro per una donna saper guidare l’auto, ed è evidente la sua posizione riguardo il ruolo che le donne dovrebbero avere, che traspare anche nella sua creazione In un numero del 1974, addirittura, invitò i lettori a votare NO al referendum per l’abolizione dell’aborto. Questo fumetto fu di ispirazione a Satanik e Kriminal e fu il primo della specie “Noir”. Apparentemente è solo il racconto di una coppia che ruba in modo particolarmente astuto, ma in realtà è molto di più. È cambiamento, rivendicazione. È emancipazione.
Noemi Di Tella 2AS