Il periodo natalizio è molto desiderato per le canzoni, le luci, le decorazioni, i regali, la famiglia e l’immancabile cena della Vigilia o pranzo di Natale, secondo le tradizioni familiari. I bambini aspettano con ansia l’arrivo di Babbo Natale, preparandogli latte e biscotti e delle carote per le sue renne. Il Natale si festeggia per celebrare la nascita di Gesù Cristo; sarebbe, dunque, una festa religiosa ma, indipendentemente da quanto si creda in Dio e in Cristo, si continua a festeggiarlo per tradizione. Il Natale, tuttavia, ha origini pagane, in quanto deriva da feste quali i Saturnali romani o lo Yule germanico. Nel mondo antico, le feste erano legate soprattutto alle stagioni, al ciclo solare e al mondo agricolo e pastorale. Per molte popolazioni, nel periodo intorno al 21 dicembre, solstizio d’inverno, si celebravano feste legate al Sole. Il 21 dicembre, infatti, è il giorno meno lungo dell’anno, in cui le tenebre sovrastano la luce, ma è anche un giorno di rinascita, perché, dopo questo, iniziano ad prolungarsi le ore di luce e, dunque, questa riprende potere sulle tenebre. La luce rappresenta poi il bene mentre le tenebre, per molti, il male. Nel cristianesimo, ad esempio, Dio viene infatti talvolta definito come Luce.
Nelle legioni romane si diffusero i culti orientali come quelli di Mitra e di El-Gabal, divinità solari con l’appellativo di Sol Invictus, cioè Sole Invitto. Il Sole aveva tale importanza perché fonte di vita ed era considerato simbolo di verità. Ma colui che portò il culto a Roma su grande scala fu l’imperatore Eliogabalo, che cercò di imporre proprio il culto di El-Gabal sotto il nome di deus Sol Invictus. Fu poi ucciso e il culto perse importanza. Fu l’imperatore Aureliano a riprendere il culto, vedendo in questo un mezzo di unione fra parte orientale e occidentale dell’impero, di cui si rischiava la separazione. Il cristianesimo iniziò a svilupparsi: prima Costantino fermò la persecuzione dei seguaci di questa religione e poi Teodosio proibì i culti pagani. Prima di quest’ultimo avvenimento, ci fu il primo festeggiamento del Natale a noi noto, nel 354 d.C. Come detto in precedenza, Dio viene rappresentato anche come Luce, dunque questo rappresenta il filo conduttore. Dalle influenze di altre festività nascono le tradizioni di Natale, come per esempio quella dei Saturnali, una festa che dura dal 17 di dicembre al 23 dello stesso mese, in cui si onora il dio Saturno che, per loro credenza, governò durante l’età dell’oro, periodo in cui gli uomini vivevano felici e in uguaglianza. I caratteri ereditati dalla festa possono essere l’uso di donare regali, che in questo caso, nella festa romana, potevano essere per esempio statuette d’argilla, gioielli, oro e candele; i banchetti di festeggiamento e la decorazione delle case con rami di sempreverdi e quella delle strade. Inoltre si usava svolgere rituali di fertilità sotto rami di vischio in onore del Dio, cosa che si è poi diffusa in maniera più contenuta, sotto forma di bacio. Dal 21 Dicembre, per gli undici giorni successivi, presso i germani c’è Yule, in cui si festeggia la rinascita del Sole. In questo caso gli elementi ereditati sono la tradizione dell’albero, che per i germani era un sempreverde decorato con frutta secca, candele e campanelli per avvertire l’eventuale presenza di uno spirito, a simboleggiare la persistenza della vita anche in ambienti difficili e come sorta di offerta a Madre Natura; le luci, per continuare la lista di tradizioni ereditate, come candele e lanterne, che venivano associate all’idea della rinascita della Luce; Babbo Natale, che prende ispirazione da Odino e Sleipner; un cavallo bianco a otto zampe, l’abitudine di scambiarsi regali e la tradizione, non generalmente comune, di bruciare un ceppo, di cui i germani tenevano un pezzo a casa per protezione. Inoltre, l’usanza di mettere i doni sotto l’albero, deriva dai Babilonesi. Dunque, nel Natale convergono una moltitudine di culture e religioni diverse, non tutte citate nell’articolo in questione, che danno vita a una festa molto amata. Spero che passiate delle buone vacanze, sia che festeggiate il classico Natale oppure una delle feste pagane, o anche il solo Capodanno. Mi auguro che possiate riposarvi e trovare le energie necessarie per affrontare il nuovo anno.
Noemi Di Tella