Esprimere la propria opinione può essere un atto liberatorio, ma per molti questa azione è accompagnata da una paura quasi paralizzante, che impedisce a molte persone di condividere ciò che si pensa realmente.
Questa paura può essere frutto di vari fattori: il timore del giudizio sociale, la mancanza di fiducia in se stessi e l’angoscia di un confronto con opinioni diverse, infatti molte persone temono le conseguenze del dissentire con il pensiero dominante.
Il giudizio sociale può essere un potente deterrente quando si tratta di esprimere opinioni. La paura di essere criticati o etichettati negativamente può portare le persone a trattenersi, scegliendo di seguire la massa al posto della verità personale. Il primo passo per superare questo timore può essere il comprendere che l’opinione degli altri non definisce il proprio valore.
La mancanza di sicurezza in se stessi è un altro ostacolo. Sviluppare una fiducia solida richiede sforzo e tempo, ma potrebbe essere cruciale nella nostra crescita personale: enfatizzare i propri punti di forza, celebrando i successi, e accettare le nostre debolezze, imparando dai propri errori, sono elementi chiave per costruire una base di fiducia in se stessi.
La paura di confrontarsi con opinioni diverse può derivare dalla difficoltà di gestire il conflitto. Tuttavia, riconoscere che la diversità di opinioni è inevitabile e, in realtà, può arricchire un dibattito, è essenziale. Imparare a comunicare in modo rispettoso, ascoltando attivamente e mantenendo una mente aperta, può rendere più agevole il confronto di idee.
Essere un filo d’erba nel mezzo di un grande prato può essere per noi rassicurante, ma il mondo ha bisogno delle nostre varietà.
Laddove ci sono opinioni diverse, c’è anche spazio per l’innovazione: il confronto su idee e su diverse prospettive è linfa vitale che alimenta la creatività e stimola nuovi modi di pensare portando a un continuo progresso.
La tolleranza di opinioni diverse dalla nostra non implica solo la convivenza pacifica, ma anche la possibilità di imparare dagli altri; infatti, una comunità che abbraccia opinioni diverse è automaticamente più resiliente essendo in grado di fornire una gamma più ampia di strategie in situazioni di cambiamento o crisi.
Credo che superare le barriere che impediscono la nostra autenticità possa portare a una vita più soddisfacente e a relazioni più profonde. Riconoscere che la vulnerabilità è una forza, non una debolezza, ci libera dalla paura e ci consente di brillare di autenticità e unicità. Esporsi diventa così un atto di liberazione. Accogliere, inoltre, le diversità di opinioni, non solo arricchisce la nostra vita individuale, ma ci spinge collettivamente verso un futuro migliore. In un mondo in cui le sfide sono molteplici, la forza delle diverse opinioni è la chiave per affrontare il futuro con saggezza.
Parlando in ambito scolastico, spesso si ha paura di rispondere alla domanda che il docente ha posto: la famigerata “ paura di alzare la mano”, un sentimento comune che può manifestarsi per vari motivi.
Molte volte avviene perché si crede di non sapere la risposta, persino se si ha studiato il giorno prima e non si vuole rischiare di essere derisi.
Questa paura, che ti fa sudare freddo e ti fa sbiancare anche i denti, in realtà è insensata dal momento che l’istruttore difficilmente ti rimprovererà, anzi ti condurrà verso la risposta corretta.
Inoltre lo scopo del professore, e della scuola in generale, è quello di formare buoni cittadini e tramandare le proprie conoscenze, di conseguenza per comprendere se si ha compiuto un buon lavoro c’è bisogno di un feedback.
L’essere umano può sbagliare molte volte nel corso della sua vita, d’altra parte l’errore è sempre dietro l’angolo, per questo non si deve aver paura di compierlo, ma si deve essere coscienti che da esso si può imparare. Parlo per esperienza personale.
Alice Vergani e Riccardo Magnani.