Da martedì 20 febbraio a sabato 24 febbraio, al Liceo Classico S.M. Legnani si è tenuta la “Legnani Fashion Week”, ovvero sei giorni scolastici in cui gli studenti sono stati invitati a vestirsi in maniera particolare rispetto al quotidiano!
Infatti, nella circolare pubblicata il 19 febbraio, sono stati precisati i temi protagonisti di ogni giornata della settimana della moda.
Martedì: Trend del ‘900
Mercoledì: La moda “sbagliata”
Giovedì: Moda e arte
Venerdì: Il mio vestito è il mio messaggio
Sabato: La moda ispiratrice
Durante questa settimana avremo quindi la possibilità di veder sfilare nei nostri corridoi-passerelle tutti gli studenti che aderiranno a questa unica e particolare iniziativa!
Io mi occuperò di parlarvi della moda del ‘900, che racchiude diverse tipologie di stile, basate anche sul progresso e sulle necessità della società circostante.
Parlando di abiti del XX secolo, parliamo di conseguenza di vintage, poiché viene considerato tale un abito, un orologio o una borsa che è stato prodotto almeno a distanza di venti anni.
Distinguiamo quindi i decenni del 1900 per conoscere le mode passate e alcuni dettagli riguardo l’epoca in cui nascono:
– Anni ’10: i primissimi anni del Novecento sono gli anni della Belle Époque. La moda dei tempi è ben lontana dalla nostra, infatti è caratterizzata da bustini stretti e gonne fascianti sui fianchi. Paul Poiret, un importante stilista dell’epoca, si ispira alle culture orientali (Cina, Giappone, Grecia e Persia) per coniare un nuovo stile: sandali alla greca, oli orientali, pantaloni alla turca e abiti a kimono con stampe floreali di vario tipo. Ha qui inizio il secolo più importante della storia della moda: il XX secolo.
– Anni ’20: probabilmente i miei preferiti, in questi anni ci troviamo nel Primo dopoguerra, gli anni di Gabrielle Chanel. La stilista introduce camicie con scollo alla marinara, le petite robe noir, ovvero il piccolo abito nero (colore che non rispecchia più il lutto, ma l’eleganza) e i completi in tweed, che stanno tornando molto di moda negli ultimi mesi. Un importante figura della moda femminile è quella della Flapper, ovvero una donna che frequenta i locali jazz; i vestiti Flapper, appunto, sono abiti corti, con frange che non raggiungono ancora il ginocchio e spesso sono decorati con perle o strass.
– Anni ’30: nel mondo sono in atto diverse guerre e conflitti, la grande depressione sconvolge la borsa e gli affari a livello mondiale e in Europa si stanno diffondendo i regimi totalitari nazisti e fascisti. Nonostante ciò, dal punto di vista stilistico si identificano come anni ricchi di fascino ed eleganza: gli abiti femminili si allungano e vengono ornati da tanti dettagli come colletti, fiocchi o strisce di stoffa e le palettes sono costituite da colori pastello o molto sobri. Ha un ruolo fondamentale Hollywood, culla di Dive che influenzeranno e detteranno poi la moda. Negli anni ’30 riconosceremo, quindi, maniche a palloncino, gonne che raggiungono le caviglie, rivoluzionarie aperture e scolli sul retro degli abiti, pellicce, la bigiotteria e i cappelli di tutti i tipi, forme e colori.
– Anni ’40: ci troviamo negli anni della Seconda Guerra Mondiale. I mariti al fronte vengono sostituiti al lavoro dalle mogli e quindi anche la figura femminile muta parecchio. Viene attuata la “politica del razionamento”, secondo la quale le stoffe vengono razionate dallo stato in ridotte quantità, per evitare sprechi: il riciclo dei tessuti diventa d’obbligo. Le novità del decennio sono le seguenti: il tailleur, completo di giacca e gonna o giacca e pantalone, che finalmente possono indossare anche le donne, e le borse a tracolla, come riflesso della necessità di comodità e praticità di questi anni.
– Anni ’50: dopo la Seconda Guerra Mondiale si propaga un forte ottimismo, un importante sviluppo economico e l’America (vincitrice della Guerra) ha una potentissima influenza politica, economica e culturale su tutta l’Europa. Grazie a Christian Dior, nasce la silhouette a clessidra (vita stretta e gonne ampie). Si sviluppa parecchio il giornalismo di moda, vengono inventati i tacchi a spillo e i cappelli più eleganti dispongono di velette che ricadono sulla fronte. Fondamentale la presenza di accessori come guanti, ombrelli, stole in pelliccia e gioielli.
– Anni ’60: tutto inizia da una coppia, o meglio una donna-simbolo degli anni ’60: Jacqueline Kennedy. John Fitzgerald Kennedy viene eletto Presidente degli Stati Uniti d’America e sua moglie Jackie diventa un’icona, un modello per tutte le donne nel mondo: la first lady sfoggia tailleur squadrati e piccoli cappelli, moda degli anni sessanta. Nascono i collant e a differenza del decennio precedente, non abbiamo più silhouette curve, ma ben squadrate o a trapezio. Yves Saint Laurent lancia una collezione ispirata ai quadri di Piet Mondrian: gli abiti sono caratterizzati da stampe a forma di quadrati e rettangoli sui toni del rosso, giallo, bianco e blu.
– Anni ’70: ci furono diverse svolte economiche e sociali, l’ascesa del rock e del pop, contestazioni giovanili e il famoso stile “hippie”. Infatti questo decennio, dal punto di vista della moda, viene individuato come uno dei più colorati; i look sono caratterizzati da stampe e geometrie variopinte, pantaloni a zampa e a vita alta, viene lanciata sul mercato la rivoluzionaria minigonna e i pantaloni in jeans diventano un elemento fondamentale per tutti. È interessante aggiungere anche che durante gli anni ’70 oltre a bandane e berretti spopolano borse unisex, così da promuovere la parità dei sessi.
– Anni ’80: anni rivoluzionari in cui nasce Internet, cade il muro di Berlino e vengono fatti notevoli progressi cinematografici. La vistosità e i colori accesi sono, quindi, i protagonisti di questo decennio, anni in cui vanno di moda i capelli cotonati e make-up appariscenti, top e leggings colorati e molto attillati, le felpe infilate nei jeans accompagnati da sneakers e giacche esageratamente grandi. Apparire diventa, dunque, fondamentale per i giovani e non solo, infatti in questo periodo oltre a determinati capi d’abbigliamento va di moda seguire accuratamente delle diete, praticare ginnastica (in particolare aerobica) e ricorrere a chirurgie estetiche.
– Anni ’90: questo decennio è detto “in bilico”, in quanto si oscilla tra la nostalgia del passato e l’avventura del futuro; anni pieni di ombre, come l’assassinio di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, ma anche di luci, come i progressi tecnologici e la nascita del nostro ormai fondamentale Google. Per quanto riguarda la moda, vengono ripresi parecchi stili nati nei decenni precedenti e ritoccati personalmente; nei guardaroba dei giovani possiamo trovare maglioni e felpe oversize, maglie al di sopra dell’ombelico e i fondamentali jeans a vita alta.
Ecco quindi un breve salto nel passato tra la storia e lo stile. Questa settimana è stata, inoltre, accompagnata da due incontri a cui ho partecipato molto volentieri, ovvero il corso di cucito e una lezione riguardo la moda e il costume attraverso alcuni degli stilisti più creativi e rivoluzionari.
Vittoria Rossi 1B.C.