La nave che affondò nelle acque gelide del nord dell’Atlantico il 15 aprile del 1912 era il Titanic? Secondo alcuni no, e per questo venne sviluppata una teoria secondo cui questa tragedia potrebbe essere stata voluta e indotta.
Nei primi anni del ventesimo secolo le linee navali si trovavano in lotta tra di loro per la costruzione di navi sempre più grandi e maestose. La White Star Line, ad esempio, rappresentava una delle aziende più importanti in questo ambito ed era finanziata dal ricco imprenditore J.P. Morgan. Le navi principali, che fecero emergere la compagnia, furono: l’Olympic, il Titanic e il Britannic.
L’Olympic fu la prima costruzione e diventò la nave simbolo della White Star Line. In seguito a un incidente i danni non vennero però rimborsati dall’assicurazione causando alla compagnia un disastro economico.
Il complotto nasce dal fatto che, dopo la disgrazia accaduta all’Olympic, J.P. Morgan scambiò i nomi della nave malmessa e del Titanic, appena costruito e in ottimo stato. L’Olympic sarebbe dovuto salpare sotto il nome di Titanic e, durante il tragitto, sarebbe “accidentalmente” affondato portando la compagnia a riscuotere molti soldi dall’assicurazione.
Nei dintorni sarebbero state posizionate altre navi con l’obiettivo di salvare tutti i passeggeri, nessuno sarebbe dovuto morire. Più precisamente queste imbarcazioni, dal nome Californian e Carpathia, avrebbero preceduto il Titanic, aspettato il momento in cui quest’ultimo affondasse e avrebbero salvato tutti i passeggeri a bordo. Ma qualcosa andò storto, una quarta nave occupò lo spazio che divideva le tre imbarcazioni e, scaturita un’enorme confusione, nessuno sarebbe andato in soccorso del Titanic.
È curioso sapere che la Carpathia apparteneva a una compagnia rivale della White Star Line durante il disastroso incidente ma che, pochi mesi dopo, queste due aziende si fusero in una sola.
Se questa teoria del complotto risultasse veritiera ciò starebbe a significare che, il vero Titanic, avrebbe continuato a viaggiare per più di vent’anni!
Varie sono le prove che i complottisti hanno trovato a sostegno di questa teoria:
- Il Titanic, la nave appena costruita, avrebbe dovuto avere quattordici oblò ma, nella foto scattata il giorno dell’inaugurazione, ne possiamo vedere sedici, lo stesso numero di quelli appartenenti all’Olympic.
- Una seconda prova la possiamo trovare in una foto scattata alla fiancata della nave, si possono vedere le lettere M.P. appartenenti in realtà all’Olympic.
- Un’altra teoria si può ricavare dal fatto che molte persone decisero di non lavorare all’interno della nave durante il terribile viaggio poiché la voce dell’imminente disastro si era diffusa. Molti passeggeri illustri, inoltre, decisero di non partire per il viaggio disdicendo all’ultimo la loro presenza, uno di questi era proprio l’imprenditore J.P. Morgan.
- Un’ultima teoria può essere supposta dal fatto che i passeggeri a bordo non furono molti proprio per evitare che qualcuno si accorgesse che in realtà quella nave era semplicemente una ristrutturazione della malmessa Olympic.
Ovviamente questa storia è nata in seguito ai dubbi di alcuni complottisti, gli storici negano tutto e la ritengono una teoria assolutamente falsa. Ciò non toglie che 1500 passeggeri morirono e che quello che è accaduto rimane una terribile tragedia da non dimenticare.
Vergani Alice e Magnani Riccardo.