Oramai si sa che ogni premiazione musicale a cui partecipa Taylor Swift non si tiene senza un annuncio a sorpresa da parte della cantautrice, e la cerimonia dei Grammy tenutasi il 4 febbraio di quest’anno non è stata da meno. Sul palco, mentre accettava il premio per l’Album dell’Anno, ha annunciato il suo undicesimo disco, The Tortured Poets Department, uscito il 19 aprile scorso, a mezzanotte in punto. Ma dopo vari easter egg e indovinelli, per i quali la cantante è nota, risolti dai fan, The Tortured Poets Department: The Anthology è uscito alle 02.00 della stessa notte. In totale, il disco conta 31 canzoni (16 nella versione originale, 15 in Anthology), prodotte dall’ormai decennale collaboratore della Swift, Jack Antonoff e Aaron Dessner, con cui ha lavorato a folklore e evermore.
L’annuncio e l’uscita dell’album sono stati immersi in un grande discorso online, pieno di speculazioni da parte dei fan. Le teorie sono iniziate proprio il 4 febbraio, quando l’immagine del profilo della pagina della cantante è stata cambiata in una foto in bianco e nero poche ore prima dell’annuncio. Il cambiamento ha portato i fan – e non solo – ad ipotizzare che il prossimo album ad uscire sarebbe stato Reputation (Taylor’s Version), noto per il suo tema in bianco e nero. L’uscita di un nuovo album ha sorpreso molti, ma questa scelta della cantante è in linea con quella che è stata la sua discografia negli ultimi 4 anni: un disco originale, seguito da due Taylor’s Version. E così è stato anche per TTPD, preceduto da Speak Now (Taylor’s Version), uscito a luglio del 2023 e 1989 (Taylor’s Version), uscito ad ottobre. L’album non è stato preceduto da singoli e per ora è uscito solo un video musicale: Fortnight feat. Post Malone, la traccia d’apertura.
Per quanto riguarda le tematiche affrontate nel disco, l’amore e la sua vita privata sono ancora il perno della narrazione, e le permettono di esplorare tematiche come il lutto, il sollievo che arriva con la fine di una relazione tossica, la distruzione di un futuro costruito insieme, l’adulterio e ritrovare l’amore dopo una brutta rottura. Parla anche del trattamento che ha ricevuto dai media durante la sua carriera, dello scandalo con Kim Kardashian e Kanye West e della vita adulta, tutti affrontati con introspezione ed ironia.
Dal punto di vista melodico il disco rientra nel genere synth – pop, con elementi del rock e del folk. È impossibile non notare la somiglianza con l’album Midnights, data dallo stile caratteristico di Jack Antonoff, del quale però i fan della cantautrice iniziano a stancarsi. Anche tra di loro le canzoni sembrano somigliarsi e soprattutto sembra che lo scopo di Taylor Swift sia quello di far uscire il maggior numero di canzoni nel minor tempo possibile, e questa sovrapproduzione fa soffrire la sua arte. Sono molti – tra fan e non – ad aver mosso questo giudizio, quando si sono ritrovati 31 canzoni pressoché identiche tra di loro, e un sound già esplorato in precedenza e del quale si sono stancati facilmente. Questa ipotesi viene rafforzata anche dalle strategie di marketing che precedono l’uscita del disco, soprattutto quelle che riguardano le copie fisiche e i vinili. Il vinile è stato messo a disposizione per il preordine mesi prima dell’uscita del disco e durante questo tempo sono state annunciate più di dieci varianti del album, con poche differenze l’una dall’altra. Con queste riflessioni, è facile dipingere l’immagine di una miliardaria che cerca di rimanere rilevante e in cima alla classifica anche a costo di pubblicare musica scadente, soprattutto se si guarda la quantità di materiale che ha fatto uscire negli ultimi 3 anni. Ma se questo sia l’ennesimo tentativo di far passare per cattiva una donna di successo o la verità, dovremmo rifletterci autonomamente.
Anche i critici ufficiali sono divisi tra chi elogia l’autoconsapevolezza della Swift mostrata nei suoi testi e chi afferma che i temi e la melodia non siano nulla di nuovo e rivoluzionario da parte della cantante, dando al disco un voto mediocre. A una settimana e mezza dall’uscita, la critica è ancora divisa, come anche gli stessi fan della cantante. Ma tra chi lo ha definito album migliore dell’anno oppure disco dozzinale con nulla di interessante da dire, Taylor Swift ha battuto anche questa volta un record (il suo, tra l’altro) ed è diventata la prima musicista ad occupare le prime dieci posizioni della Billboard Hot 100 per ben due volte nella sua carriera.
Come disse lei stessa in una canzone del 2014, “Haters gonna hate” e nel frattempo, lei continua a infrangere record su record.
Kichuk Kateryna, 5BS