di Angelica Alfieri
A: Da dov’è nata l’idea del presidio di legalità al liceo SM Legnani?
MF: Il presidio di legalità è un progetto che aveva già avviato la professoressa Girola, a cui va il merito di aver iniziato questo percorso che io ho portato avanti quest’anno, dunque avete visto che le ragioni non mancano per attivare un presidio di legalità anche qui da noi.
A: Cosa pensa riguardo al presidio?
MF: Penso che sia un momento importante per i ragazzi per aprire gli occhi sulle dinamiche che li circondano, per renderli più consapevoli e non pensare che la criminalità organizzata sia confinata in regioni lontane da loro, ma che purtroppo c’è molta prossimità con questi fenomeni criminali e quindi l’assunzione di consapevolezza di come vadano individuate e di come si debba reagire di fronte ad esse è molto importante.
A: Verrà riproposto i prossimi anni?
MF: Il presidio di legalità è un “organo” permanente, rimarrà e si farà carico di ulteriori progetti. Inoltre penso che andrà nella direzione di aprirsi ad altre scuole, per creare una rete o una sorta di federazione di presidi, con lo scopo di portare avanti con maggior vigore le politiche.
A: Qual è la sua opinione personale riguardo alla mafia?
MF: La mafia è terribile per chi l’ha subita e si può solo immaginare se non si vive in prima persona, è qualcosa che, per le conseguenze che è in grado di portare sul vissuto di chi la subisce e sull’intera collettività, va assolutamente arginata, individuata e combattuta. Bisogna parlarne, anche se molto spesso chi ne parla viene visto come una persona che scredita la regione, il paese, la città in cui vive e quindi fa un danno alla civiltà, io penso che chi tiene veramente al proprio luogo di nascita faccia bene, invece, a parlarne, in modo tale che tutte le sentinelle, tutti i presidi, tutte le forze dell’ordine e la magistratura siano sempre all’erta e pronte a individuare il fenomeno fin da quando nasce.