È passato più di un mese dall’inizio della guerra e ormai tutto il territorio ucraino è sotto attacco dall’esercito di Putin.
Le città vengono costantemente bombardate, Kiev ha un attimo di tregua dopo che l’esercito russo si è ritirato lasciando, però, migliaia di mine nelle periferie che causano quotidianamente molte morti tra i civili.
Mariupol è allo stremo, gli uomini di Putin hanno totalmente circondato la città impedendo l’arrivo di qualsiasi mezzo umanitario e uccidendo chiunque tenti di scappare; l’esercito ucraino tuttavia non cede e tenta in tutti i modi di ostacolare l’avanzata russa.
I bombardamenti sono arrivati anche a Leopoli, importante crocevia dei corridoi umanitari, fin’ora risparmiata dalla guerra, hanno iniziato a suonare spesso le sirene antiaeree e gli obbiettivi militari in torno alla città vengono distrutti.
L’obiettivo dei bombardamenti è quello di distruggere punti strategici e di rifornimento per l’esercito ucraino come fabbriche e ferrovie, ma molto spesso questo causa vittime civili che non sembrano importare a Putin e al suo esercito che è stato accusato di numerosi crimini di guerra; vengono continuamenti caricati sul web foto di fosse comuni, civili morti mentre camminavano per strada, bambini uccisi mentre prendevano del cibo e numerose sparizioni di donne e bambini.
Purtroppo tutte queste notizie non arrivano al popolo russo, che vive in uno stato di oppressione e controllo da parte del Cremlino, ogni sito e social media straniero non funziona più e al loro posto è comparsa una loro versione Russa, totalmente controllata dal governo di Mosca, che continua ad arrestare coloro che divulgano informazioni ritenute false.
L’esercito Ucraino continua a tenere testa all’esercito russo tenendo le posizioni e talvolta lanciando offensive.
Lo Stato Maggiore riporta quotidianamente i meriti delle truppe come l’uccisione degli Ufficiali nemici o come la distruzione delle squadre mercenarie cecene reclutate da Putin.
Un Importante annuncio è stato quello dell’affondamento dell’Incrociatore Moskva, ammiraglia della flotta Russa nel Mar Nero dal 2000; non si sa con precisione ciò che è successo, l’Ucraina rivendica l’affondamento dell’incrociatore che è stato bombardato da vari missili, invece la Russia nega affermando che è avvenuta un’esplosione nel magazzino munizioni.
Ciò che è certo è che dei 510 membri dell’equipaggio se ne sono salvati circa 240 che sono comparsi in un video diffuso dalla propaganda russa per sminuire il danno dell’accaduto, video ritenuto falso da alcuni esperti che l’hanno definito datato in quanto è presente il Capitano dell’Incrociatore, che si suppone sia morto per i danni alla nave o che come tradizione militare sia affondato con la sua nave.
Dopo le numerose sanzioni da parte dell’occidente l’economia Russa non è stabile, lo afferma la Governatrice della Banca Centrale di Mosca Elvira Nabiullina che ha parlato della situazione attuale alla Duma, il parlamento Russo.
Ha affermato che il periodo su cui la Russia può vivere sulle proprie riserve è limitato e che ci saranno cambiamenti strutturali dell’economia, inoltre ha annunciato che non cercherà di abbassare l’inflazione ad ogni costo perché limiterebbe l’adattamento dell’economia alle sanzioni occidentali.
Nella serata il suo discorso viene smentito da Putin che ha affermato: «L’inflazione e il rublo si stanno stabilizzando. La moneta sta tornando sui livelli di prima della guerra », aggiungendo: «il blitz dell’Occidente è fallito».
Intanto Putin continua a minacciare l’occidente annunciando reazioni imprevedibili, non tollera il rifornimento di armi all’Ucraina e annuncia che ogni convoglio diretto all’Ucraina, indipendentemente dalla nazionalità, potrà essere bombardato e distrutto.
Per questo il governo russo ha deciso di aumentare la sua presenza lungo i confini, scatenando la reazione di Svezia e Finlandia, che stanno prendendo in considerazione l’idea di entrare nella Nato.
Fin’ora tra Nato e Svezia e Finlandia c’erano solamente degli accordi ma data il recente sviluppo, e il dispiegamento di forze russe vicino ai confini finlandesi, i paesi scandinavi devono decidere se rimanere neutrali considerando i rischi o se ripararsi sotto l’ombrello della Nato.
Putin non ha tardato ad esprimersi sulla faccenda affermando che se avverrà un ingresso nell‘Organizzazione Atlantica la Russia sposterà parte del suo arsenale nucleare nei Paesi Baltici.
– Emanuele Zibra 3CE