Per sapere qualcosa in più sullo sfavillante mondo di Broadway quale occasione migliore potrebbe esserci se non la recentissima presentazione del “Phantom of the Opera” tenuta al teatro Arcimboldi di Milano?
Lo spettacolo, prodotto da Broadway Italia e presentato a Milano da Show Bees, ha oltrepassato l’oceano giungendo nel Bel Paese tra l’11 e il 22 ottobre 2023, portando con sé tutta la coinvolgente magia della “road teatrale” più conosciuta al mondo.
Anche qui in Italia il “Phantom of the Opera” è stato recitato in lingua inglese con una travolgente orchestra dal vivo, il tutto diretto dal regista e produttore teatrale Federico Bellone.
Ancora una volta a interpretare l’enigmatico fantasma è stato lo stimato attore e cantante di musical iraniano Ramin Karimloo. Nei panni della protagonista femminile, Christine Daaè, abbiamo ascoltato invece la splendida voce di Amelia Milo, scoperta dal tenore italiano Andrea Bocelli.
Per la tripletta di compositore, paroliere e co-autore del libretto, l’opera vanta rispettivamente Andrew Lloyd Webber, Charles Hart e Richard Stilgoe.
Il setting di questo gloomy e suggestivo musical, così come nell’omonimo romanzo di Gaston Leroux, è lo storico palazzo Garnier, l’iconica Operà di Paris.
La storia narra delle vicende di una bellissima donna soprano, Christine Daaè, che presto diventa l’ossessione di un misterioso uomo mascherato, il Phantom, che si aggira per il labirintico teatro creando una dismail and melancholic atmosphere.
Il musical fu rappresentato per la prima volta a Broadway nel 1988, nella “road” che avrebbe poi internazionalmente indicato il mondo del teatro per antonomasia. E fu subito clamore anche oltre oceano!
Il primo teatro di quella zona di New York risale al 1924 (Broadway Theatre) e da allora ad oggi l’industria dello spettacolo e dell’intrattenimento non si è mai fermata. Basti pensare che qui è presente la più alta concentrazione di teatri al mondo, circa 40 da 400/500 posti ciascuno.
Oltre alla convenzionale data di nascita di Broadway, un altro dato biografico rilevante nella storia del distretto teatrale Newyorkese coincide sicuramente con la rappresentazione di quello che è considerato il primo musical, “Black Crook” al Niblo’s Theater.
Il “romanzo di formazione” del mondo teatrale di Broadway si colloca durante tre periodi del XX secolo: i cosiddetti “roaring years” (anni ‘20), la “golden age” del teatro americano (anni ‘40) e gli anni ‘50-‘70 durante i quali si compongono i cavalli di battaglia del repertorio musical.
La carta vincente degli anni 20 è stata sicuramente la presenza dei due fratelli Gershwin che composero innumerevoli colonne sonore per Broadway e non solo, raggiungendo l’apice del successo con la composizione “Porgy and Bees”.
Dagli anni 50 ai 70 del novecento, invece, vengono composti alcuni dei più celebri e conosciuti musical, quali Guys and Dolls (1950), West Side Story (1957), Hair (1967), Jesus Christ Superstar (1971) o A Chorus Line (1975).
Negli ultimi anni del vero e proprio secolo d’oro del distretto teatrale più famoso di Manhattan entra in scena Andrew Lloyd Webber con gli eccezionali musical “Cats” e il nostro plurinominato “Phantom of the Opera”.
Questa cospicua lista, anche se incompleta, di rappresentazioni teatrali, conferisce un gran merito al teatro di Broadway ma non solo.
Successivamente alla diffusione delle prime rappresentazioni cinematografiche mute, diversi critici avevano decretato il futuro fallimento del mondo teatrale che a detta loro sarebbe stato completamente sottomesso al primato del cinema.
Tuttavia, come possiamo constatare, il grandioso mondo teatrale non ha mollato la presa così facilmente resistendo nel tempo, distinguendosi e rimodernandosi senza perdere il proprio fascino.
E, a proposito di mantenere il passo coi tempi, tutti gli amanti del teatro non vedono l’ora di poter prenotare i biglietti per la prossima rappresentazione in musical ispirata a Back to the Future!
GIORGIA BORGHI IVAC