Siamo ormai in pieno periodo natalizio, senza ombra di dubbio.
Quale argomento migliore se non “i presepi napoletani” con una buona cioccolata calda tra le mani e il nostro rigorosamente rosso maglione natalizio?
Dunque, la storia artistica presepiale napoletana ha ormai radici antiche e consolidate, la prima fonte a riguardo risale addirittura al 1021. Queste hanno concesso alla città campana una tradizione estremamente seguita e rinomata a livello internazionale.
La “via dei presepi”, via San Gregorio Armeno, rappresenta l’esempio più importante di questo magico rito natalizio. Nel mese di dicembre questa zona della città diventa una vera e propria vetrina che permette a turisti e napoletani doc di contemplare splendidi lavori di artigianato.
Il fautore, collettivamente riconosciuto come “inventore”, del primo esempio del caratteristico presepe napoletano fu San Gaetano da Thiene.
Egli apportò diverse modifiche che hanno reso questo presepio impossibile da non riconoscere. In primis diffuse la presenza di questi gioielli di artigianato al di fuori delle sole chiese fin nelle case dei nobili. In seguito San Gaetano legò indissolubilmente i presepi alla festività natalizia facendoli allestire solo durante questo magico periodo. Infine, con lui si passò dalle statuine in terracotta a quelle in legno, snodabili.
Dalla fine del seicento il presepe napoletano acquisì anche la sua originale teatralità rappresentata dalla mescolanza di sacro e profano, quotidiano e inconsueto.
Vengono inoltre inseriti alcuni resti di templi greci e latini per sottolineare metaforicamente la vittoria del cristianesimo sul paganesimo.
Ovviamente ogni presepe napoletano ha anche la sua storica crew che si rispetti:
-Benino: colui che sogna il presepe
-Il vinaio Cicci Bacco: retaggio delle tradizioni pagane che riprende il Dio greco Dioniso
-Il pescatore: il pescatore di anime
-I due compari: personificazione di Carnevale e Morte
-Il Monaco: simbolo di unione tra sacro e profano
-Zingara con bambino: simbolo di maternità
-Stefania: madre di santo Stefano
-Re Magi
Ad oggi, però, anche il presepe con i suoi personaggi si rimoderna, tentando di seguire i tempi e le mode. Per questo motivo accanto ai pastorelli gli abili artigiani creano anche personaggi più contemporanei come vip del mondo dello spettacolo o calciatori con la stessa dedizione e minuziosità.
Per il pubblico e gli appassionati le presentazioni annuali possono essere ammirate fin dal mese di novembre al giorno dell’epifania. La città di Napoli è come sempre lietissima di dimostrare la sua arte presepiale famosa in tutto il mondo!
Giorgia Borghi 4AC